Nessun nostro ragazzo va abbandonato

,,E’ del tutto chiaro che la competenza nel giudicare eventuali responsabilità a loro ascrivibili sia delle Autorità italiane visto che l’episodio si è svolto in acque internazionali e loro si trovavano a bordo di nave battente bandiera italiana.

Qui si vedranno la reale autorevolezza e la credibilità del Governo Italiano che ha il dovere di far valere il Diritto Internazionale e di difendere due ragazzi che stavano adempiendo al loro dovere a migliaia di km da casa lontani dalle proprie famiglie.

Nessun nostro ragazzo va abbandonato. Chi, come me, ha avuto la fortuna di svolgere il servizio militare o di conoscere e vedere all’opera all’estero i nostri militari di qualsiasi appartenenza, sa che ogni giorno rischiano la propria incolumità per spirito di servizio, per abnegazione al dovere, per fedeltà alla Patria e per portare un messaggio di pace e speranza in terre lontane prive di democrazia e libertà.

Confido da ogni parte d’Italia si possa levare un unico grido per liberare i due nostri ragazzi e plaudo all’iniziativa del già Ministro della Difesa Ignazio La Russa di attivare una campagna di solidarietà nel Paese a loro favore.

Non ricordiamoci dei nostri ragazzi solo quando perdono la vita e ritornano nel nostro Paese  avvolti nel tricolore, ma pensiamo che ogni giorno noi viviamo in condizioni di democrazia e libera convivenza civile anche grazie al loro costante impegno e sacrificio.

Riportarli in Italia è un nostro dovere; poi le Autorità italiane faranno chiarezza sull’accaduto e accerteranno eventuali responsabilità che comunque, conoscendo il loro grado di preparazione e la loro umanità, mi sentirei di escludere.

Far sentire la solidarietà di tutti gli italiani, nei loro confronti significa anche ringraziare per il loro operato ciascuno dei nostri militari facendogli percepire che non verranno.

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