Pubblicazione
Gli eventi quali leva di marketing territoriale per la valorizzazione urbana
EDUCATT – Ente per il Diritto allo Studio Universitario dell’Università Cattolica. Milano, 2013
Questo libro, che nasce come frutto di un’intensa attività accademica, vuole invece mettere in luce il ruolo che i beni culturali e paesaggistici potrebbero avere nella rinascita dell’economia italiana attraverso opportune politiche concrete di gestione.
È strenua opinione dell’autore, infatti, che il patrimonio culturale sia un asset centrale dell’economia del nostro paese e che vada quindi curato e valorizzato con dedizione.
La seguente trattazione pertanto, vuole indicare teorie e pratiche concrete di gestione delle eccellenze territoriali in un un’ottica sistemica e sostenibile, per un rilancio dell’economia nazionale. Se si considera infatti che l’Italia è il Paese che detiene il maggiore patrimonio culturale del mondo e si aggiungono le immense bellezze paesaggistiche del territorio, sembra assurdo trascurare queste risorse senza valorizzarle al meglio. In particolare, riguardo al dato sul patrimonio culturale, una fonte di informazione autorevole in merito è rappresentata dalla lista del patrimonio mondiale elaborata dall’UNESCO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione la Scienza e la Cultura), ossia la World Heritage List 2002/3 pubblicata nel 2002.
L’ultimo aggiornamento effettuato nella riunione del Comitato per il Patrimonio dell’Umanità a San Pietroburgo il 24 giugno 2011 ha presentato una lista composta da un totale di 962 siti (di cui 745 beni culturali, 188 naturali e 29 misti) presenti in 157 nazioni del mondo.